IO NON MI VERGOGNO

Mi sono sempre chiesto perché i cattolici si vergognano di essere tali; perché quando qualcuno ci chiede “Cosa fai dopo?”, noi ci vergogniamo di dire “Vado a Messa” oppure “Vado in parrocchia”? Eppure accendendo la radio o la televisione mi capita spesso di sentire persone che dichiarano tranquillamente di essere buddiste, islamiche, ebree, oppure di essere atee o agnostiche; loro non si vergognano, anzi lo dicono come se fosse la cosa giusta da fare. Ma come… loro parlano liberamente delle loro religioni e noi invece ci vergogniamo di Gesù? Questo atteggiamento era anche il mio e forse in dei momenti lo è ancora, ma da qualche anno ho cominciato a parlare della mia fede più liberamente. Facendo così mi sono reso conto che la gente in effetti ti disprezza, anzi peggio, prova pena per te, per te che semmai gli dici “Io prego il rosario” o “Io faccio l’animatore di un dopocresima”, per te che ti fai il segno della Croce prima di iniziare a mangiare ad un ristorante. Questo mi ha ferito molto, mi ha ferito molto sentire delle persone che bestemmiano di proposito davanti a te per cercare di provocarti e semmai trovare un punto debole dove attaccarti, mi ha ferito molto sentirmi deriso. L’importante è non finire nella ragnatela che Satana tesse usando l’atteggiamento di amici, compagni e colleghi; di non imporre a nessuno di pensarla come te e di non farti influenzare dalle altre “idee” religiose. Una medicina io l’ho trovata: si tratta di essere te stesso, di essere di Gesù anche a scuola, a lavoro o a casa e non solo nel gruppo parrocchiale e la Domenica a Messa. Questo si che ti rende sereno, ti rende “diverso” dagli altri, e gli altri sul tuo atteggiamento si interrogano e forse un po’ alla volta cominceranno a rispettarti. Così è accaduto anche a me; piano piano capisci che dietro ad un tuo collega che pensavi il boss del gruppo semmai c’è una persona sola, che ha perso gli affetti della famiglia e che sta prendendo delle strade molto pericolose; e lui ti parla, si confida, e da un collega un po’ antipatico e burbero riesci ad avere un amico sincero con cui scambiare cinque minuti parlando di cose che non siano solo calcio e motori. Questo è l’augurio che vi faccio, che riusciate a lasciare alle spalle la vergogna e la paura di essere presi in giro e così facendo riusciate a trovare nuove e profonde amicizie.Questa è la magia vera e propria, altro che Harry Potter, questa è la magia che ci ha lasciato Gesù.

Commenti

Unknown ha detto…
Uelà... tu non sei mica l'amico di Marco Catalano? Se si, forse abbiamo giocato varie volte a calcio in pistina...
Comunque buon Natale!