CROCIFISSO SI' CROCIFISSO NO

Ci risiamo! Ancora a discutere se tenere o togliere il Crocifisso! Beh... ho ritrovato un mio pensiero del 2003 e purtroppo è ancora attuale! Lo pubblico di seguito!
In questi giorni si è fatto un gran parlare di tenero o togliere il Crocifisso dai luoghi pubblici, ma le opinioni sono tutte valide? Sicuramente il signor Adel Smith ha alzato un bel polverone intorno a questo nostro caro pezzo di legno; già, perché proprio di pezzo di legno parla la maggior parte degli opinionisti o presunti tali. Credo che possiamo essere tutti d’accordo sull’inopportuna e poco intelligente proposta di Smith ma questo non vuol dire che gli altri abbiano ragione. Ho sentito frasi come “il crocifisso è un oggetto che fa parte dell’identità del popolo italiano” e ancora “è un simbolo di pace” e così potrei andare avanti per pagine. Persino persone che per anni hanno sostenuto idee razziste e lontanissime dallo spirito cristiano hanno difeso con le unghie questo nostro “simbolo di pace”. Direi comunque di creare un po’ di ordine in tutta questa accozzaglia di parole e di frasi fatte e talvolta stupide. La costituzione italiana con l’articolo 7 dichiara che “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi (11/02/1929)” e dice anche che siamo un paese democratico e che tutti hanno diritto ad esprimere le proprie idee e di professare la propria fede religiosa, purché essa non vada contro la costituzione stessa. Chi vive in Italia deve fare tesoro della nostra bellissima costituzione, frutto della lotta e della liberazione dal fascismo, e che ultimamente è stata sbeffeggiata un po’ troppo; chi viene ad abitare nel nostro paese deve rispettare le tradizioni, gli usi, i costumi, la religione e tutto quello che fa parte del DNA italiano. Questo per spiegare la grossa ignoranza del signor Adel Smith e l’imbecillità della sua proposta, non appoggiata nemmeno dai suoi fratelli di fede; a questo si è aggiunto anche l’altrettanto poco felice sentenza del giudice Mario Montanaro che, appoggiando Smith, ha fatto salire ancora di più il tono delle polemiche. Ma andiamo a rivedere le opinioni dei “laici”, così si fanno chiamare. Il Crocifisso è veramente un oggetto? È veramente un simbolo? Io credo proprio di no. Il Crocifisso non è niente di tutto questo, il Crocifisso è un gesto, è pace, è amore, è gioia , è tristezza, è felicità, è sofferenza, è il respiro di Dio. È questa la vera identità della Croce. Ma siamo sicuri che chi lo difende pensi questo, io direi piuttosto il contrario; per loro è un simbolo di difesa, di proclamazione di una razza superiore, una scusa per dimostrare agli altri il proprio buonismo, allora, se deve rappresentare questo, che venga pure tolto dalle scuole. Ma io credo che i bambini non abbiano bisogno di quel crocifisso, ma abbiano bisogno del Crocifisso come gesto di affetto e di fratellanza. La croce è un gesto di amore per tutti.

Commenti

Beppe ha detto…
Secondo me noi, i bambini, tutti,... abbiamo bisogno di quel Crocefisso!
http://www.rosariocarello.it/blog/articoli/il-caso-quando-il-pci-diceva-%C2%ABnon-togliete-quel-crocifisso%C2%BB/
Daniele Levis ha detto…
Sono assolutamente d'accordo Beppe!
Anonimo ha detto…
Daniele sono Rocco...in ho forum ho scritto questo:

La corte europea ha bocciato il Crocifisso nella aule scolastiche italiane perchè "violazione della libertà religiosa". Il Governo Italiano ha già annunciato che ricorrerà contro questa sentenza.

Non è la prima volta che l'Italia discute su questo argomento. Il Crocifisso è esposto negli uffici pubblici in base a un Decreto Regio. Oltre al Crocifisso negato ai muri delle scuole, degli ospedali, dei tribunali, ci troviamo difronte a scelte discutibili quali insegnanti di elementari e medie che vietano ai bimbi i canti natalizi e il presepe "per non offendere i bambini con altre fedi".

La nostra attenzione va sempre agli immigrati, ma in stragrande maggioranza chi pone il problema del Crocifisso è sempre o un italiano ateo (o di altra religione) o un italiano che pensa che il Crocifisso offenda gli immigrati. Tranne qualche caso sporadico gli immigrati vengono qui per trovare una vita dignitosa e sfuggire alla fame e non hanno per la testa ciò che è appeso al muro di una scuola.

Viviamo in una società occidentale che è sempre alla ricerca di un diritto da dare a qualche minoranza, senza minimamente pensare ai diritti delle maggioranze. Voi credete che la libertà religiosa e l'integrazione passa da una parete senza Crocifisso? Concorda con questa mia domanda anche Walter Veltroni, spesso ironizzato come politico che "va in Africa con la grancassa a dire: venite, venite"!

Non è prendendo a schiaffi la nostra tradizione bimillenaria, o peggio ancora sotterrandola che ne usciamo. Tutta la storia d'Europa è figlia del Cristianesimo. Gli skyline delle nostre città espongono la nostra fede con le cattedrali che svettano, la nostra arte è fatta di Madonne con Bambino, i nomi dei borghi dei monti ecc. anche questi li offendono? le buttiamo giù? rifacciamo la toponomastica?

Certe istituzioni europee in nome dei diritti possono anche dimenticare la nostra fede, ma quella Europa che vogliono unire ha come unico legame, come collante, il Cristianesimo nella sue confessioni (cattolica, ortodossa, protestante). Cosa unisce il popolo portoghese a quello russo? o quello finlandese a quello maltese? Non certo la lingua o l'etnia. Ma la fede nella Croce.

L'occidente figlio dei "tutti i diritti a tutti", agli occhi del resto del mondo, che di diritti civili non ne conosce neanche l'ombra, viene visto negli strati poveri e incolti della popolazione come un Europa debole e facilemente "colonizzabile". Passa l'idea del "tanto ci fanno fare tutto"! Lo sceicco arabo vuole a Roma una moschea con minareto più alto di San Pietro? "tanto me la fanno fare sono......democratici (idioti)!" Senza che nessuno gli chieda prima conto del perchè 800.000 filippini cattolici che vivono in Arabia non solo non hanno neanche una chiesa, ma se vengono trovati a dire Messa gli vengono amputate le mani. Già lo so che certi radical chic diranno che la reciprocità non ha importanza, l'importante è che noi siamo democratici e sociali.

Tornando al Crocifisso, vorrei che nelle "mie" scuole, venga esposto il "mio" Crocifisso! Se in quell'aula c'è un bambino islamico o ebreo, credo che uno stato veramente democratico e un insegnante davvero capace e non ideologicizzata politicamente non debba togliere il Crocifisso ma far portare al bimbo ad esempio una mezzaluna o una stella di Davide, che lo rappresenta, e metterla anch'essa al muro. Questo è uno stato laico. Lo stato che toglie il Crocifisso è uno stato laicista e schierato politicamente verso antiche idee contrarie alle religioni.

Vorrei un Europa dove chi viene ha il diritto di professare la sua fede ma anche che quest'ultimo sappia che l'Europa è un continente dove la sua maggioranza di abitanti è cristiana, che ne è orgogliosa di esserlo, che difende le sue radici e le sue tradizione e che non china il capo difronte a nessuno su questi temi.