QUANDO UN PICCOLO È RISPETTATO NELLE SUE NECESSITÀ, CRESCENDO LE ATTRAVERSERÀ, EVOLVENDOSI

Le madri vengono accusate di essere troppo protettive quando portano il proprio bambino sempre in braccio. I pregiudizi familiari e sociali presuppongono che un bambino, una volta abituato a rimanere in contatto corporeo con la madre, non possa in futuro prescindere dal contatto fisico. È un pensiero lineare ed estremamente infantile. Se un neonato cresce soffrendo la mancanza di un bisogno primario, reclamerà eternamente quello che non ha ottenuto, come accade alle persone che hanno vissuto la guerra e la fame e che in seguito pur diventando individui ricchi e potenti, continuano a sperimentare sempre una sensazione di fame e di perdita. Un bambino che vede frustrate le sue richieste di scambio corporeo cercherà perennemente il contatto in modo compulsivo. (…) Al contrario quando un piccolo è rispettato nelle sue necessità, crescendo le attraverserà, evolvendosi. Più la sia sicurezza interiore è forte, più avrà coraggio e desiderio di esplorare il mondo esterno. Ricordiamoci che nessuno chiede quello di cui non ha bisogno.
(Laura Gutman)
   

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